Ero sveglio, si. Stavo seduto sul bordo del letto a vegetare ed contemplare il creato e la bellezza dell’universo che si estende al di fuori della mia finestra.
All’improvviso comincia a vibrare il telefono, un numero che non conosco. – Sarà qualche nuovo cliente – penso.
Rispondo e mi investe una voce a mille decibel che urla in un francese dal forte accento africano che cosí non si puó andare avanti, che la casa è uno schifo, la camera dei bambini sembra un campo di battaglia, montagne di roba da lavare e da stirare, che lei non ce la puó fare a tenere in ordine con tre ore a settimana, ecc ecc
Estemporaneamente penso che A) non ho bambini ne tantomeno una camera adibita a tenerceli e B) Non ho una donna delle pulizie.
Allora cerco di fermare il fiume in piena, di arginare l’onda. “Madame, temo che abbia sbagliato numero”.
Questa si ferma. Passa un secondo.
“Ah, non parlo con il marito di Sophie?”
“Ehhhhh no.”
Passano cinque secondi buoni in cui la sento respirare mentre realizza.
“Mille excuses, monsieur”.
E mette giù.
I risvegli quelli bruschi.
^_^ almeno ti ha chiesto scusa… altri avrebbero semplicemente riattaccato… però che modi…
Buon giorno 🙂
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